Il CAMPP ha ricevuto il conferimento del marchio CAD, Comunità Amiche della Disabilità, a seguito di una ricerca azione condotta dalla Società Italiana Disturbi del Neurosviluppo di cui potranno fregiarsi tutti i Comuni che partecipano nella gestione associata di servizi e progetti per persone con disabilità.
Negli ultimi mesi, i ricercatori della società scientifica e dell’Università Cattolica di Milano hanno condotto una ricerca-azione che ha coinvolto, con analisi di documenti e interviste mirate, numerosi e qualificati “testimoni privilegiati” per analizzare punti di forza e di debolezza del sistema integrato di interventi nel territorio di competenza del CAMPP, coincidente, in particolare per i servizi semiresidenziali e residenziali, con gli Ambiti dei Servizi sociali dell’Agro Aquileiese di Cervignano del Friuli e della Riviera Friulana di Latisana.
La Bassa Friulana è la prima realtà a livello regionale e la terza a livello nazionale ad ottenere questo significativo riconoscimento. Il lavoro svolto dai ricercatori è stato molto utile per dare evidenza della qualità del sistema di interventi per le persone con disabilità che il Consorzio ha messo a punto in questi anni ultimi 25 anni, per confermare l’attenzione e la sensibilità che le comunità locali di quest’area, con i loro amministratori, con i cittadini e con le associazioni, riservano a questa particolare area di intervento dei servizi alla persona ma anche per offrire suggerimenti e stimoli per migliorare la gamma dei servizi, interventi e progetti offerti sul territorio.
Prima della consegna del marchio, il professor Marco Bertelli, uno dei massimi esperti mondiali in materia, ha tenuto anche una lezione magistrale sul modello della Qualità di e sulla delicata questione della co-morbilità psichiatrica nell’area soprattutto della disabilità intellettiva: i suoi studi dimostrano che una persona con disabilità intellettiva su due ha dei problemi che afferiscono all’area della salute mentale che solo attraverso la sinergia degli interventi sociali, sociosanitari e sanitari specialistici potrebbero avere una presa in carico appropriata.
Un progetto, quello del CAD, che si propone come leva di cambiamento sociale.